L’esperienza di un’uscita in barca a vela è un’esperienza altamente appagante come chi ben sa chi ha provato almeno una volta ad uscire da un porto, alzare le vele e lasciare che il vento le porti. E non importa la dimensione della barca, da una piccola deriva ad una grande barca oceanica, la sensazione non cambia, il silenzio, il vento nelle vele, lo sciabordio del mare sullo scafo sono gli stessi. Anzi, se volessimo dirla tutta, le sensazioni sono molto più forti su una piccola barca, il rapporto con le forze della natura è immediato e vicinissimo. Vedere e sentire il mare dall’alto di una grande nave da crociera è cosa ben diversa dai pochi centimetri che ci separano quando siamo su una piccola barca, una deriva, come quelle, tanto per intenderci, che vediamo quando siamo in spiaggia.
Come scriveva Piero Ottone in un suo libro dedicato alla sua grande passione per la vela “andare in barca è non soltanto un modo per tuffarsi nella natura, per conoscere se stessi, i propri orizzonti e i propri limiti, ma soprattutto per vivere in un’altra dimensione, per tanti motivi diversa da quella che si vive ogni giorno sulla terraferma”.
Ecco, forse è proprio per questo motivo che la vela viene validamente usata come terapia in molte situazioni di disagio e non solo. Pensiamo, ad esempio, a chi passa la vita relegato su una sedia a rotelle. Vi sono barche appositamente costruite per chi non ha l’uso delle gambe, che gli permettono di essere libero da questo handicap e di muoversi liberamente sul mare e … nel vento. Non è questo vivere in un’altra dimensione?
Quando il nostro socio Luigi Fracas, ha proposto di aiutare la Sezione di Sanremo della Lega Navale Italiana (Ente Morale che sotto il patronato della Presidente della Repubblica, persegue la diffusione della cultura e dello spirito marinaro) di cui lui stesso è socio, ho subito accolto con entusiasmo l’idea. Da anni la sezione di Sanremo, è attiva con “service” dedicati ai ragazzi (e non solo) portatori di gravi disabilità psico-fisica, con una barca adatta ad uscire in mare in sicurezza e che, purtroppo, veniva loro prestata solo per due mesi all’anno. In questi due mesi istruttori con una specifica formazione, fanno fare attività sportiva a questi ragazzi, insegnando loro ad andare a vela e dandogli la possibilità di vivere emozioni e sensazioni che solo il mare può dar loro. Oltre al beneficio dell’attività sportiva che è essenziale per tutti i ragazzi e soprattutto per quelli che nella vita hanno avuto meno fortuna, la vela da loro la possibilità di estraniarsi dalle difficoltà e dai problemi con cui devono confrontarsi nella quotidianità.
Il service del Rotary Club Milano Sempione, consiste nel contribuire in misura importante nell’acquisto di una barca che sia di esclusivo uso della sezione di Sanremo della LNI, permettendo loro, con anche la costante presenza di un socio del nostro Club, di svolgere questa importante attività lungo tutto l’arco dell’anno per soddisfare le sempre più numerose richieste delle famiglie dei ragazzi diversamente abili.
